L'antica plaze dal Comun è la piazza principale della città, di chiara - ed elegante - matrice veneta.

Ugualmente mirabili anche i palazzi che la circondano; su uno dei lati si erge la loggia del Lionello, storica sede del Comune (da cui l'antica denominazione della piazza).

La loggia, splendido esempio di gotico veneziano, fu fatta realizzare a partire dal 1428 su un progetto di Bartolomeo delle Cisterne e dell'orafo udinese Niccolò Lionello (da cui la loggia prende il nome). Danneggiata da un incendio nel 1876 la loggia fu fedelmente ricostruita.

La facciata è contraddistinta da un loggiato in marmo bicromo bianco e rosa. In facciata spicca anche una finestra con balcone e, sull'angolo destro del palazzo la Madonna con Bambino del veneziano Bartolomeo Bon (1450). Alla sinistra si trova invece l'allegoria della Patria del Friuli.

Sotto il loggiato sono conservati il termometro a spire bimetalliche di Arturo Malignani, il contenitore in ferro battuto per gli strumenti meteorologici di Calligaris ed alcuni busti di personaggi rinascimentali ed eroi della prima guerra mondiale.

Sull'altro lato della piazza si trova invece la rinascimentale loggia di San Giovanni, realizzata nel 1533-35 ad opera di Bernardino da Morcote. Al centro delle arcate è situato l'arco trionfale, oggi accesso alla cappella dedicata ai friulani caduti per la Patria all'inizio del secolo scorso.

A fianco di quest'ultima si situa anche la Torre dell'Orologio, realizzata nel 1527 da Giovanni da Udine. Sulla cima trovano collocazione due mori che battono ritmicamente le ore e, per questo motivo, sono detti anche Huomini delle Ore.

Un tempo la loggia rappresentava la strada di accesso per il castello, situato sul colle alle sue spalle.

Nella piazza si trovano anche una fontana cinquecentesca, una colonna con il Leone di San Marco (rifacimento ottocentesco dell'originale rinascimentale distrutto dai francesi), la statua della Giustizia (1614) in memoria delle esecuzioni che in questa piazza venivano eseguite, la statua della Pace, dono dell'imperatore Francesco I alla città a ricordo del trattato di Campoformido e, al limitare della piazza, le statue di Ercole e Caco.

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